L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della correzione delle malocclusioni, dell'allineamento dei denti e di un'armonico sviluppo delle ossa mascellari.
Obiettivo dell’ortodonzia è trattare e correggere tali anomalie che possono avere ripercussioni importanti sia a livello funzionale che estetico, inducendo disturbi a carico della muscolatura masticatoria, delle articolazioni temporo-mandibolari, della colonna vertebrale e a livello cranico provocando cefalee, squilibri posturali, algie cervicali, disturbi dell'udito e della vista.
L’ortodonzia moderna non si limita dunque al corretto allineamento dei denti ma promuove il raggiungimento di un equilibrio ottimale fra efficienza della masticazione, salute dentale, estetica del sorriso e benessere complessivo del paziente.
L'ortodontista, attraverso un attento studio del caso ortodontico che si avvale della valutazione clinica, fotografica e radiografica, può fare diagnosi e formulare il piano di trattamento indicato per quel paziente. Illustra le tappe terapeutiche e gli obbiettivi da raggiungere, le apparecchiature ortodontiche da utilizzare e i tempi.
La terapia ortodontica si avvale di diversi dispositivi.
Si tratta di apparecchi che il paziente può mettere e togliere in autonomia secondo precise indicazioni terapeutiche. Sono realizzati in resina acrilica e possono incorporare porzioni metalliche (viti e ganci).
Questo apparecchio può svolgere molte funzioni come stimolare la crescita mascellare per poter chiudere in modo corretto la bocca. L'apparecchio è mobile, cioè si toglie e si mette, e va portato tutti i giorni per almeno 18/20 ore al giorno altrimenti risulta inefficace.
Va tenuto quindi tutta la notte e di giorno e prevede una fase di adattamento. Si deve cercare di portarlo regolarmente e di saltare il minor numero di ore possibile per non perdere quanto si sta ottenendo. Inizialmente si potrebbe avere un aumento della salivazione, è una cosa normale e pasa in breve tempo.
L'apparecchio deve essere mantenuto pulito usando ogni giorno spazzolino e utilizzando con regolarità le pastiglie per pulire gli apparecchi ortodontici. Non usare altri metodi per pulire o disinfettare l’apparecchio perché si potrebbe rovinare.
Sono costituiti generalmente da attacchi in metallo o ceramica (questi ultimi sono poco visibili), applicati direttamente sugli elementi dentali per mezzo di resina adesiva e collegati fra loro da archi in sottile filo metallico. Questi ultimi vengono sostituiti progressivamente durante la cura dall'ortodontista, esercitano le trazioni necessarie allo spostamento dei denti. Gli apparecchi fissi, vestibolari esterni o linguali interni, possono essere applicati, modellati e rimossi unicamente dall'ortodontista.
Questo apparecchio serve per raddrizzare i denti e dare una corretta masticazione.
I suoi componenti principali sono:
· brackets: piastrine incollate alla superficie esterna o interna dei denti;
· bande: anelli che si posizionano attorno ai molari;
· fili/archi: si inseriscono nei brackets e spostano i denti. Possono essere di diversi materiali ed esprimono forze diverse. La sostituzione e l’adattamento progressivo degli archi consentono irealizzare i movimenti dentali programmati;
· legature elastiche: consentono al filo di rimanere all’interno del bracket;
· elastici intermascellari: dovrai portarli per far ingranare correttamente i denti;
· molle: si usano per allargare o chiudere gli spazi tra i denti.
L’apparecchio ortodontico fisso può essere portato per un periodo variabile da pochi mesi a qualche anno (secondo le indicazioni dell’ortodontista).
Se si staccano gli attacchi è necessario contattare subito il proprio ortodontista. Nel caso gli attacchi creino delle piccole ferite/escoriazioni sulle labbra, si consiglia di utilizzare la cera ortodontica. E' necessario pulire i denti dopo ogni pasto assicurandosi che non rimangano dei residui tra l’apparecchio e i denti.
Dopo il posizionamento dell’apparecchiatura ci potrebbe essere fastidio/dolore e qualche difficoltà a parlare e a mangiare. E' normale, dopo un periodo di adattamento individuale (settimane) questi problemi passeranno. Si consiglia di evitare cibi troppo duri che potrebbero causare il distacco dei brackets. Il distacco di un pezzo dell’apparecchiatura potrebbe causare fastidio o lacerazioni alle labbra o alla lingua. In tal caso chiama l’ortodontista e chiedi una visita il prima possibile.
Se necessario, per il dolore ai denti, si può prendere un antinfiammatorio. Durante la terapia uno o più elementi potrebbero diventare mobili: non c’è da preoccuparsi, alla fine del trattamento i denti torneranno ad essere saldi.
Se si pratica sport di contatto (pugilato, rugby, karate, judo, etc.) è possibile chiedere all'ortodontista di far realizzare una mascherina protettiva da portare durante l’attività sportiva.
Nel caso in cui l’ortodontista decida di applicare delle bande (ossia degli anelli metallici) intorno ai denti posteriori (molari definitivi o molaretti da latte)può essere utile applicare davanti e dietro ai molari dei piccoli elastici separatori. Questi elastici vengono inseriti 1-2 giorni prima della visita con l’ortodontista e garantiscono l’apertura di un piccolo spazio che garantirà un più semplice inserimento delle bande metalliche.
Questi elastici servono a correggere la chiusura della tua bocca e sono un mezzo indispensabile per ottenere una buona occlusione dei denti. Devono essere portati secondo le indicazioni fornite e sostituiti ogni 12 ore circa o secondo le indicazioni del medico.
Gli elastici per il giorno vanno messi la mattina subito dopo aver lavato i denti. Vanno tolti e messi da parte quando si mangia e messi nuovamente dopo aver lavato i denti. Per garantire la giusta trazione, gli elastici devono essere cambiati ogni 12 ore. Ogni volta che l’elastico viene agganciato sentirai una tensione ai denti che tenderà a svanire nei minuti successivi. Appena agganci gli elastici ti sembrerà di non riuscire ad aprire la bocca,anche questa condizione migliorerà con il passare dei minuti. Se si dovesse avvertire dolore o fastidi eccessivi, soprattutto all'articolazione temporo-mandibolare, vicino all'orecchio, sospendi l’uso degli elastici e contatta l’ortodontista.Per ottenere un ottimo risultato e per terminare entro i tempi stabilitila terapia ortodontica è necessario portare sempre gli elastici secondo le indicazioni dell’ortodontista. Nel caso si sospendesse l’uso degli elastici per alcuni giorni è possibile che i denti tornino rapidamente nella posizione sbagliata.
Per applicare gli elastici nei primi giorni è necessaria molta pazienza. Può essere utile esercitarsi davanti allo specchio per capire dove e come agganciarli. Dopo pochi giorni si sarà in grado di inserirli ad occhi chiusi,senza lo specchio e senza perdere tempo.
Allarga il palato contratto. Recupera lo spazio per i denti definitivi. Amplia le vie aeree superiori, migliorando la respirazione attraverso il naso. L’apparecchio è incollato ai denti: così funziona 24 ore su 24. Viene fornita una chiavetta per l’attivazione del'’apparecchio che viene effettuata a domicilio e quotidianamente . Si raccomanda di eseguire l’esatto numero di giri prescritti dall'ortodontista (non superare mai il numero massimo). Ad ogni giro si potrebbe sentire un po’ di tensione ai denti e sul naso che passa in fretta. Quando si effettuano i giri la chiavetta va impugnata con decisione o legata con un pezzo di filo interdentale al dito. I primi giorni può sembrare di parlare e di deglutire con difficoltà, ma in pochi giorni tornerà tutto come prima.
Si consiglia di lavare bene i denti e di eseguire degli sciacqui energici con l’acqua, in modo da mantenere pulito l’apparecchio e rimuovere i resti di cibo che possono incastrarsi sotto l’apparecchio. Se durante l’attivazione si crea un piccolo spazio tra i denti anteriori (diastema interincisivo), non c’è da preoccuparsi: significa che l’apparecchio sta funzionando nel modo corretto. Lo spazio si chiuderà da solo. Si consiglia di evitare i cibi particolarmente duri (es. torrone) o appiccicosi (caramelle, chewing-gum): possono scementare l’apparecchio.
Si tratta di un apparecchio distalizzante. Viene applicato sull'arcata mascellare e consente lo spostamento distale (ossia verso l’indietro) dei molari definitivi dell’arcata superiore. Mantenuto in sede per alcuni mesi consente il ripristino di una adeguata chiave di occlusione molare di classe I. Durante questi mesi il paziente potrebbe dover portare degli elastici intermascellari per minimizzare la perdita di ancoraggio ossia lo spostamento non voluto dei denti anteriori.
Questo apparecchio serve a stimolare la crescita della mascella superiore. La maschera deve essere portata tutti i giorni per il numero di ore stabilito dal’ortodontista, tutta la notte e anche qualche ora di pomeriggio quando si è in casa, cercando il più possibile di non saltare nessun giorno.
Gli elastici vanno agganciati prima nei gancetti presenti nell'apparecchio che si ha in bocca e poi nella maschera, nella modalità indicata (dritti o incrociati). In questo modo l’apparecchio intraorale sarà soggetto ad una maggiore sollecitazione. E' importante non giocarci con le dita o con altri oggetti (es. penne o matite) per evitare di romperlo o di farlo staccare. Gli elastici esercitano una forza che può provocare una sensazione di tensione, non ci si deve preoccupare, scomparirà in poco tempo. E' importante non rimanere mai senza elastici, che vanno cambiati ogni giorno.
Il supporto mentoniero e quello sulla fronte potrebbero provocare arrossamenti o screpolature della pelle, soprattutto d’estate, se succede è opportuno rivestirli con del tessuto morbido (es. pelle di daino). Infine, è importante riportare la maschera di Delaire ad ogni controllo.
Apparecchio fisso che consta di due anelli metallici applicati sui molari inferiori solidarizzati da un filo metallico che passa dietro ai denti dell'arcata inferiore (posteriormente alla superficie linguale dei denti). Viene utilizzato per mantenere la lunghezza d’arcata durante la fase di permuta dei denti. Può essere portato per molti mesi, ma risulta non visibile e facile da pulire.
E' un piccolo filo metallico che viene incollato sulla superficie interna di alcuni denti dopo la rimozione dell’apparecchio.
Serve per garantire il mantenimento del risultato raggiunto e si utilizza spesso in sostituzione o in abbinamento ad apparecchi removibili. Per essere certi che i denti non si spostino, si dovrà portare questa contenzione per qualche anno, in seguito potrà essere eventualmente sostituita da una placchetta o mascherina removibile. E' importante mantenere la contenzione fissa pulita passando lo spazzolino sulla superficie interna dei denti, senza avere paura di staccare il filo metallico.
L’apparecchio invisibile Invisalign rappresentala novità di valore assoluto nell’ortodonzia moderna: la possibilità di effettuare, al tempo stesso, un trattamento individuale, estetico,efficace.
Invisalign permette l’allineamento dei denti attraverso un programma personalizzato. Lo studio di radiografie, foto,impronte del paziente, consente l’elaborazione di tutte le fasi di trattamento attraverso la costruzione di mascherine in materiale elastico trasparente che vengono sostituite mediamente ogni tre settimane. Le mascherine, una volta applicate, risultano invisibili e possono essere rimosse per consentire al paziente di mangiare ed effettuare una corretta pulizia dei denti.
Il programma Invisalign si avvale della più moderna tecnologia digitale, permettendo al medico e al paziente di pianificare e visualizzare al computer tutte le fasi degli spostamenti dentari sino al risultato finale del trattamento.
I vantaggi:
· estetica ideale
· pianificazione precisa e visualizzazione progressiva del trattamento attraverso il software tridimensionale
· trattamento predicibile: il paziente può sapere in modo accurato quando finirà il suo trattamento
· cura personalizzata: costruito sulla forma dei propri denti, Invisalign consente di minimizzare irritazioni e abrasioni
· migliore salute parodontale assicurata da una maggiore igiene orale
· nessuna allergia o danno da presenza di metallo nel cavo orale
Questo apparecchio serve a mantenere i denti dritti una volta rimosso l’apparecchio ortodontico fisso. I denti hanno una normale tendenza a spostarsi dopo la rimozione dell’apparecchio fisso in quanto il tessuto osseo attorno agli stessi si deve stabilizzare. Per ovviare a questo inconveniente è necessario indossare un apparecchio di contenzione che garantirà la corretta posizione dei denti. Perché questo apparecchio funzioni è assolutamente necessario portarlo secondo le indicazioni fornite dall'ortodontista. Per i primi sei mesi va portato togliendolo solo per mangiare e lavare i denti. Dopo i primi sei mesi solo di notte. Se l’apparecchio non viene utilizzato, i denti potranno spostarsi e l’apparecchio dopo qualche giorno potrebbe non calzare più in bocca.
In questo caso è necessario contattare l’ortodontista per rifare un nuovo apparecchio di contenzione. All'inizio sembrerà di parlare con difficoltà e la salivazione potrebbe aumentare, poi passa e ci si abitua.
L’apparecchio va sempre conservato nella scatola consegnata dall'ortodontista, inumidito e lontano da fonti di calore, è il modo migliore per non perderlo e non rovinarlo. Ogni volta che ci si lava i denti, per non rovinare l’apparecchio, si consiglia di lavarlo con uno spazzolino morbido e con un po’ di sapone neutro.
L’ortodonzia negli adulti ha avuto, in questi ultimi anni, uno sviluppo importante al punto da richiedere una specifica professionalità. Trattare un paziente adulto richiede infatti la capacità di valutare i movimenti dentari in una struttura ossea a fine sviluppo scheletrico spesso in presenza di ridotto supporto osseo per la malattia paradontale o per il riassorbimento osseo che normalmente è presente con il procedere dell’età del paziente. Il paziente adulto ha, oltre alle ovvie esigenze funzionali, esigenze estetiche diverse rispetto ai giovani, anche durante le cure. Attualmente si possono utilizzare oltre agli attacchi in ceramica, meno visibili, attacchi miniaturizzati di piccolissime dimensioni. Altre opportunità le tecniche invisibili che invece utilizzano delle mascherine trasparenti precostruite in base al singolo paziente. Vi sono poi delle metodiche di valore assoluto legate alla microchirurgia ortodontica che permettono di eseguire microinterventi che, associati all’ortodonzia,accelerano quest’ultima anche del 50%, ma ciò che è importante, consentono le cure in pazienti in cui le condizioni ossee locali non le permetterebbero con le tecniche tradizionali.
Se sino a pochi anni fa era raro vedere adulti con gli apparecchi ora i pazienti adulti e i giovani in cura per le malocclusioni sono oramai in numero sovrapponibile.