Per implantologia (dentale) si intende quell'insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulismo totale o parziale mediante l'utilizzo di impianti dentali, ovverosia dispositivi in titanio inseriti chirurgicamente nell'osso mandibolare o mascellare per permettere la riabilitazione protesica e restituire la funzione estetica e masticatoria del paziente.
L’implantologia ha ormai raggiunto livelli di sicurezza, affidabilità e predicibilità di successo nel tempo, così da renderla ottimale per la maggior parte dei casi di sostituzione di elementi dentali naturali nei giovani e nei pazienti adulti.
Dopo un’accurata fase diagnostica dove vengono effettuate delle radiografie endorali tradizionali e delle radiografie volumetriche(TAC-DENTALSCAN CONE BEAM, indispensabili per conoscere le caratteristiche qualitative e quantitative ossee), si passa alle fase operativa.
Consiste nel posizionamento di un impianto dentale in titanio (biocompatibile )che si deve integrare in un tessuto umano (osso): si parla infatti di implantologia osteointegrata, cioè di un vero e proprio legame intimo, che non consente alcun movimento tra osso e impianto e che è in grado di sopportare carichi assai elevati delle forze masticatorie. Grazie all'implantologia computer guidata e’ possibile pianificare l ‘ intervento nei minimi dettagli tramite modello virtuale e poi inserire gli impianti con l ‘utilizzo di una guida chirurgica esattamente dove pianificato con un semplice opercolo gengivale e quindi con un intervento chirurgico minimamente invasivo . Se le condizioni lo consentono ricorriamo all‘implantologia a carico immediato :tale tecnica ci permette di inserire nella stessa seduta impianti ed elementi dentari mancanti, con maggior conforto per il paziente e vantaggi termorali.
L’implantologia postestrattiva si prefigge lo stesso scopo, con la particolarità che il medico dentista inserisce l’impianto contestualmente all’estrazione del dente.
Come funzionano gli impianti post estrattivi
In seguito alla perdita dei denti si verifica nella sede interessata, inevitabilmente, un riassorbimento delle ossa mascellari e durante il primo anno dopo la perdita del dente è di circa il 50% dello spessore iniziale dell’osso; addirittura i due terzi di questo riassorbimento sono concentrati nei primi 3 mesi dopo la perdita del dente,interessando, in particolare, la parte esterna della cresta ossea.
Per ridurre tale problematica l'approccio tradizionale prevede un intervento estrattivo con chirurgia guidata, innesto osseo e membrana, e l’attesa di 6-12 mesi dal momento dell’estrazione del dente prima all’inserimento di un impianto endosseo. Ove ce ne sia l’ indicazione per ridurre al minimo questa perdita di osso, è consigliabile , inserire gli impianti subito dopo l'estrazione dei denti, proprio come suggerisce la metodica dell’implantologia post-estrattiva.
Quali pazienti possono usufruire di questa nuova metodica?
Come in tutte le branche della Medicina, prima di poter decidere se un paziente possa essere sottoposto o meno ad un trattamento implantare, è fondamentale effettuare un’approfondita visita odontoiatrica che comprenda un’accurata anamnesi e un adeguato esame obiettivo. In un secondo tempo aiutarsi sempre con esami radiografici per escludere la presenza di controindicazioni al trattamento implantare.
Per eseguire l'implantologia post-estrattiva valgono sempre le indicazione e le controindicazioni utilizzate per l'implantologia tradizionale.
A differenza del trattamento implantoprotesico convenzionale, in cui in seguito all'inserimento dell'impianto nell'osso bisogna attendere un periodo di tempo più o meno lungo per l'inserimento degli elementi dentari (dai 2 ai 4 mesi), moderne filosofie permettono il posizionamento immediato degli elementi dentari (protesi fissa entro 24-48 ore dall'intervento).
L'immediato inserimento della protesi permette al paziente di ottenere immediatamente una funzione estetica e fonetica, senza il disagio psicologico della mancanza di uno o più denti.
Questa tecnica, chiamata implantologia a carico immediato, consente il ripristino immediato di uno o più denti con grande comfort per il paziente.
Se l'intervento implantologico a carico immediato viene pianificato con la tecnica trans mucosa (inserimento dell'impianto senza allestire un lembo chirurgico), il trattamento è veloce ed indolore.
In tempo reale l'impianto e la protesi immediata restituiscono al paziente la salute orale.
Questo è possibile perché l'elevato torque di inserzione danno grande stabilità sia all'impianto che alla protesi fissa che viene immediatamente inserita.
La metodica del carico immediato offre quindi tutti questi vantaggi:
Quali pazienti possono utilizzare il carico immediato?
Possono essere trattati con il carico immediato tutti i pazienti affetti da edentulia sia totale che parziale.
Prima di poter decidere se un paziente possa essere sottoposto o meno ad un trattamento implantare è necessario effettuare un'accurata anamnesi, un adeguato esame obiettivo ed aiutarsi sempre con esami radiografici aggiornati e moderni per escludere la presenza di controindicazioni al trattamento implantare.( Tac Volumetrica)
Le controindicazioni assolute valide per l'implantoprotesi convenzionale sono le stesse per l'implantologia a carico immediato.
I pazienti che traggono i maggiori vantaggi dalla metodica del carico immediato sono in particolare i pazienti affetti da edentulia dei settori anteriori. Tutti i pazienti che vogliono continuare a condurre una normale vita di relazione e professionale, pazienti portatori di protesi rimovibili (dentiere) mal tollerate.
La tecnica di implantologia chiamata "All on four" è un passo avanti rispetto alle tecniche usate in precedenza per la terapia delle edentulie totali(pazienti portatori di dentiere). Con la tecnica "All on four" c’ e la possibilità di creare protesi che possono sorreggersi su soli quattro impianti. Con le metodologie precedenti c'era bisogno di forare in più punti l'osso mascellare o mandibolare, in corrispondenza dei denti da sostituire. Ne deriva che, grazie a questa nuova tecnica, gli interventi di implantologia dentale risultino decisamente più facili e veloci da realizzare.
Il dentista infatti, mediante una semplice dima, non deve far altro che effettuare quattro fori , All'interno dei fori verranno poi inseriti gli impianti dentali in titanio, basi su cui poi avvitare le protesi fisse. Grazie a questo nuovo protocollo clinico, i pazienti vedono superare in breve tempo problemi anche molto gravi di edentulismo, come per esempio l'edentulismo totale, ovvero la perdita completa di tutta la dentatura.
La tecnica All on Four diventa ancora più vincente se è associata al protocollo clinico della Implantologia Computer Assistita.
Vantaggi della tecnica All on four:
Entrare dal dentista senza denti e uscire, solo dopo poche ore, con una protesi fissa su impianti. Oggi questo è possibile grazie alle nuove tecnologie e ad una nuova procedura clinica chiamata "Implantoprotesi Computer Assistita".
Si tratta di una moderna tecnica computerizzata che agevola il lavoro del dentista e offre molti vantaggi al paziente. In pratica, si utilizza un nuovo e moderno programma informatico, che permette di progettare al computer tutto l'intervento chirurgico e sapere, in anticipo, senza dover tagliare e aprire le gengive, dove posizionare gli impianti. Si può così costruire una protesi fissa provvisoria prima dell’intervento, che viene applicata sugli impianti appena inseriti (carico immediato).
L'implantologia Computer Assistita non è il futuro, è la realtà clinica che il Dott.Burlin Ferruccio affronta di routine nel suo studio dentistico. La mini-invasività degli interventi e il carico immediato fanno dell’implantoprotesi computer assistita, il sistema per la pianificazione implantare unico nel suo genere.
Che cos'è l'implanto-protesi computer assistita
Prima di parlare di implantoprotesi computer assistita, spenderemo due parole sulla implantoprotesi convenzionale. É facile durante la vita perdere per diversi e svariati motivi dei denti, tuttavia questa situazione clinica non è una situazione fisiologica come spesso viene considerata, ma è invece una situazione patologica chiamata appunto "Edentulia". Esistono diverse forme cliniche di edentulia che per semplificare divideremo in due forme: Edentulia parziale, ossia pazienti a cui mancano degli elementi dentari, ed Edentulia totale, cioè pazienti a cui mancano invece tutti gli elementi dentali; quest’ultima può interessare ambedue le arcate o solo un’arcata.
La mancanza di denti non deve essere considerata un fenomeno di scarsa importanza, difatti se non si interviene immediatamente con il ripristino della corretta dentatura e occlusione si può incorrere in diverse patologie che possono interessare sia la cavità orale che altre parti del corpo.
L’implantoprotesi è quella branca dell’odontoiatria il cui obiettivo è appunto la terapia delle edentulie attraverso l’inserimento nelle ossa mascellari di radici dentarie artificiali chiamate “impianti” endossei, sui quali vengono poi cementate od avvitate protesi dentarie, preferibilmente fisse.
L’implantologia computer-assistita si prefigge lo stesso scopo, con l’unica ed importante differenza che il clinico utilizza un programma computerizzato che lo aiuta nel posizionare in maniera predefinita e mirata gli impianti nelle ossa mascellari del paziente.
Per aiutarci nella comprensione del "come funziona" è bene dividere il trattamento in tre fasi essenziali.
Nella prima fase, il paziente dedica solo un appuntamento per la presa delle impronte, delle registrazioni intermascellari, arco facciale ecc
Questi dati vengono inviati al laboratorio di fiducia, il quale su indicazione del dentista esegue una previsualizzazione del futuro lavoro protesico di cui il paziente necessita; questa fase si effettua costruendo una "protesina" rimovibile in resina acrilica che porta in sé tutte le informazioni della la futura protesi: questo manufatto prende il nome di "Dima Radiologica".
Costruita la Dima Radiologica,la si consegna al paziente che dopo averla posizionata in cavità orale esegue una Tomografia volumetrica del mascellare corrispondente.
I file digitali della Tomografia, che contengono le informazioni riguardanti sia l’osso mascellare del paziente che i volumi della futura protesi, vengono poi inseriti nel computer del dentista il quale grazie ad un programma computerizzato effettua la pianificazione implantoprotesica stando comodamente seduto di fronte al proprio computer.
Da questo momento prende inizio la seconda fase. Il programma trasforma i dati della Tomografia in immagini tridimensionali dell’osso mascellare e della futura protesi del paziente. Grazie a questa visualizzazione il clinico può effettuare la pianificazione avendo sempre come riferimento la futura protesi e decidendo volta per volta quanti impianti inserire, dove posizionarli, il diametro, la lunghezza, etc., seguendo una filosofia di lavoro chiamata "implantologia protesicamente guidata", ossia la protesi virtuale guida il clinic onel corretto posizionamento implantare.
Terminato il lavoro, i file della pianificazione vengono inviati via internet all’azienda ideatrice del programma la quale, dopo pochi giorni, invia al clinico un apparecchio in acrilico chiamato "DimaChirurgica" per mezzo del quale il clinico può trasferire la pianificazione effettuata al computer nel cavo orale del paziente.
Prima che la dima venga utilizzata dal clinico, viene inviata al laboratorio di fiducia il quale, utilizzandola come se fosse un'impronta di precisione, ricava un modello maestro per mezzo del quale l’odontotecnico, sempre dietro indicazione del dentista, trasforma la previsualizzazione fatta in precedenza in protesi fissa provvisoria: questo significa che il clinico possiede già la protesi provvisoria fissa del paziente, prima ancora di posizionare gli impianti.
Ultimata questa seconda fase, tutto il necessario viene infine inviato al dentista e da questo momento prende inizio la terza ed ultima fase del trattamento.
Previa anestesia, si posiziona nella bocca del paziente la Dima chirurgica che viene bloccata ai mascellari attraverso dei pin di ancoraggio. Fatto questo, attraverso degli anellini in titanio presenti nella dima e corrispondenti ai siti dove andranno gli impianti, si effettua un foro sulla gengiva ed attraverso delle frese calibrate di diametro crescente aventi degli stop, si crea l’alveolo implantare. Terminata questa fase infine si avvitano gli impianti che andranno ad ubicarsi precisamente nel punto dove sono stati posizionati durante la pianificazione al computer.
Finito l’inserimento di tutti gli impianti, vengono rimossi i pin di ancoraggio e si rimuove della cavità orale la dima chirurgica.
Quello che residua, dopo questo semplice e veloce intervento sono dei semplici fori sulla gengiva del paziente
Infine per completare il lavoro si avvita la protesi fissa provvisoria agli impianti appena inseriti (Carico Immediato).
Subito dopo, il paziente viene congedato e da questo momento può iniziare a sorridere ed intraprendere la normale vita di relazione.
I vantaggi per i pazienti possiamo per semplicità riassumerli in tre vantaggi essenziali.
Il primo, ed il più importante, è il ridottissimo trauma che il paziente riceve rispetto al trattamento convenzionale.
Questo accade, perché il protocollo della implantoprotesi computer-assistita, prevede per l’inserimento implantarela tecnica trans-mucosa.
La tecnica trans-mucosa non prevede l’incisione e lo scollamento delle gengive ma, come abbiamo visto, l’impianto viene inserito effettuando un piccolo foro.
Ed è proprio questo che riduce notevolmente le manifestazioni post-chirurgiche, quindi non vi sarà edema, cioè gonfiore, non si avranno ematomi, cioè lividi ed il decorso post-operatorio sarà più tranquillo: i pazienti potranno così tornare già dal giorno dopo alle normali attività lavorative.
Il secondo vantaggio come abbiamo visto è la possibilità di poter posizionare la protesi fissa subito dopo il posizionamento implantare. Questa modalità di trattamento viene chiamato "Carico Immediato".
Terzo e non meno importante vantaggio è la riduzione del tempo globale del trattamento; infatti non incidendo e non scollando le gengive, queste guariranno in minor tempo. Posizionando immediatamente la protesi, questa viene incorporata prima dal paziente, e si avrà come effetto un notevole riduzione del tempo globale del trattamento.
Va inoltre aggiunto che nei paziente totalmente edentuli, cioè portatori di dentiere, è addirittura possibile consegnare subito dopo il posizionamento implantare la protesi fissa definitiva.
I pazienti che possono essere trattati con questo protocollo sono la maggior parte, però, come tutto in medicina, prima di poter decidere se un paziente possa essere sottoposto o meno ad un trattamento implantare è necessario effettuare un’accurata anamnesi, un adeguato esame obiettivo completato da esami radiografici per escludere la presenza di controindicazioni al trattamento implantare.
Le controindicazioni assolute valide per l’implantoprotesi convenzionale sono le stesse per l’implantoprotesi computer-assistita.
Esistono inoltre dei requisiti essenziali per la computer-assistita quali: una buona apertura della cavità orale, la presenza di discreta quantità di gengiva aderente, ed ovviamente una adeguata quantità di osso.
Si sente parlare spesso di rigetto degli impianti, cosa significa?.
Il materiale utilizzato per fabbricare gli impianti dentali endoossei è il Titanio. Questo materiale è lo stesso utilizzato per le protesi in ortopedia. E’ un materiale altamente bioinerte e ben tollerato dall’organismo e la sua introduzione nel corpo umano non determina nessuna reazione immunitaria, evitando il rischio di rigetto.
Se un impianto dentale si dovesse perdere, questo potrebbe essere dovuto ad altre cause che possono essere riassunte essenzialmente in: fattori infettivi e in fattori biomeccanici, ma non di certo al rigetto in senso lato.
Il Dott. Burlin Ferruccio è un esperto e appassionato di implantologia dentale. E' specializzato in questa branca odontoiatrica con il Master in implantologia osteo-integrata di secondo livello.